Ortensie giardino

Le ortensie sono piante scenografiche: hanno dei fiori molto colorati e folti che la rendono la regina di giardini e balconi.

Questa pianta ornamentale è arrivata dall’Asia nel XVIII secolo; oggi è ormai diffusa dappertutto e viene coltivata sia in vaso che in terra.

È nel mese di maggio che esplodono le sue abbondanti fioriture dando soddisfazione anche ai meno esperti di giardinaggio.

La cura per le ortensie è abbastanza semplice, ma per avere piante in salute e ricche di fiori, non bisogna trascurare alcuni elementi importanti, quali la scelta del terreno giusto, la giusta quantità d’acqua, la concimazione e soprattutto la potatura, operazione che va eseguita tutti gli anni per ottenere una fioritura regolare.

Ortensie cesto

In generale, sarebbe meglio coltivare questa pianta in terra in giardino, ma con qualche accorgimento in più, l’ortensia può vivere bene anche in vaso. L’importante è collocarla in esterno e scegliere un vaso grande, di almeno 50-60 centimetri di diametro, che darà alle sue radici tutto lo spazio che necessitano per svilupparsi.

 

Le ortensie hanno bisogno di irrigazioni abbondanti e regolari, specie in estate e durante la fioritura e specialmente se le coltivate in vaso, poiché non possono attingere all’acqua del sottosuolo. Bisogna fare molta attenzione a evitare ristagni idrici, che potrebbero far marcire le radici e quindi far morire la pianta, per cui svuotate sempre il sottovaso dall’acqua in eccesso.
L’acqua per innaffiare le ortensie non deve essere troppo calcarea per non alterare il pH del terreno, che deve mantenersi basso. Se l’acqua del vostro rubinetto ha troppo calcare, il consiglio è di utilizzare l’acqua piovana.

La pianta va tenuta in una zona di mezz’ombra. È una pianta che ama la luce ma non sopporta l’esposizione solare diretta. Un’ottima collocazione per questa pianta è, ad esempio a ridosso di un muro di casa, dove potrà ricevere qualche ora di sole al mattino e beneficiare di ombra fresca nelle ore più calde. In generale, la temperatura non dovrebbe mai andare oltre i 18°.

Le ortensie sono piante acidofile, quindi prosperano in terreni acidi. L’ideale è un mix di terriccio fresco e torba. Per mantenere il giusto livello di acidità del terreno, in commercio si trovano appositi concimi che apportano anche tutte le sostanze nutritive necessarie all’ortensia per crescere rigogliosa.

Se le vostre ortensie dovessero presentare un aspetto debole e le foglie iniziassero a scolorire, significa che la pianta non riesce ad assimilare le sostanze nutritive a causa di un terreno troppo calcareo e non abbastanza acido.

Nonostante l’ortensia sia una pianta molto resistente, spesso viene attaccata da parassiti, come la cocciniglia. La cocciniglia delle ortensie è facilmente individuabile: le femmine sono marroni e bianche, di forma ovale e rimangono immobili sulla pianta, attaccate ai rami e alla pagina inferiore delle foglie tramite una secrezione cerosa. All’apparenza innocue, sono molto pericolose perché succhiano la linfa fino a seccare i rami e le foglie, arrestando lo sviluppo della pianta ospite.

Una particolarità dell’ortensia è che può cambiare il suo colore in base al pH del terreno in cui è coltivata.

In generale: se il suolo ha un’elevata acidità il colore sarà blu intenso, al contrario, in un terreno meno acido e più alcalino, il colore risulterà più tenue e sbiadito, passando dal violetto, al rosa, fino al bianco.

Dunque, per provare a cambiare colore alle vostre ortensie, o anche semplicemente per esaltarne quello originario, dovete intervenire sul pH del terreno.

Questo trucchetto però vale soltanto per due specie di ortensie: la Hydrangea Macrophylla e la Hydrangea Serrata.

Ortensie multicolor