Non lo si vede ad occhio nudo ma ci si accorge della sua presenza attraverso i sintomi mostrati dalla pianta colpita.
La sua natura è quella di pungere le foglie e succhiarne la linfa, indebolendo progressivamente la pianta, facendone cadere le foglie. Nessuna pianta si salva dall’aggressione di questi acari. Tra quelle più appetibili ci sono le sempreverdi come le piante d’appartamento e gli agrumi, le erbacee da fiore e tutte le piante in vaso, comprese quelle grasse, le orchidee, piante da orto e alberi da frutto.
Il caldo secco è la principale causa scatenante dell’infestazione. Quando l’aria è troppo asciutta, le uova di ragnetto rosso, presenti sulla superficie del terriccio, si schiudono avviando la crescita dell’infestazione di ragnetto rosso. Il parassita si manifesta tutto l’anno sulle piante che vivono in ambienti riscaldati (casa, veranda, serra calda), e da aprile a ottobre sulle piante da esterni: fino a 12 °C il ragnetto continua a riprodursi, anche se molto più lentamente a temperature basse.
Quindi, per combatterlo serve umidità. Per aumentarla intorno alle piante si potrebbero vaporizzare le foglie ogni giorno, mettere della ghiaia nel sottovaso coprendolo con un velo d’acqua. Bagnate regolarmente le piante evitando gli stress idrici. La carenza di acqua indebolisce le piante e i tessuti vegetali, rendendoli un ottimo cibo per i ragnetti.
Non è semplice combattere il ragnetto rosso. Se vi accorgete da subito dell’attacco di questo parassita, potete intervenire subito aumentando l’umidità. Se l’attacco è un po’ più che iniziale, trattate con prodotti a base di olio di soia o olio di lino ripetendo l’irrorazione a giorni alterni per almeno 15 giorni.
Se però l’attacco è grave e in fase avanzata, con la pianta già avvolta da fili di seta qua e là, dato che i ragnetti sviluppano rapidamente una resistenza nei confronti delle sostanze chimiche acaricide, acquistate 3 acaricidi chimici, ciascuno a base di un principio attivo diverso, e alternateli a 10 giorni di distanza. Sospendete i trattamenti solo se le ragnatele sono scomparse, altrimenti ripetete da capo.
Attenzione: i trattamenti vanno fatti bagnando molto bene tutta la pianta, anche sul retro delle foglie e alla base del fusto, dove si radunano più facilmente i parassiti.